Si proiettano Le ballet mècanique, di Fernard Léger (1881-1955), pittore e teorico dell'avanguardia francese, e Entr'acte di René Clair, scritto da Francis Picabia, realizzato come un intermezzo di un balletto di Erik Satie, che rimane uno dei più alti esempi del cinema dadaista e surrealista.
Muore Eleonora Duse (n. 1858), considerata una tra le più grandi attrici di tutti i tempi. Dotata di grande sensibilità e intelligenza, ha portato l'arte di interprete squisita e moderna in tutto il mondo. Ha legato il suo nome a memorabili creazioni nei drammi di Ibsen, D'Annunzio, Praga.
Fra le composizioni migliori di Darius Milhaud (1892-1974) si colloca la tenere e semplice opera da camera Les malheurs d'Orphée, composta quest'anno e rappresentata nel 1926, che segna un ritorno al clima della sua infanzia, nell'ambiente provenzale e israelita. Milhaud, uno degli appartenenti al famoso "gruppo dei sei", è uno dei musicisti più spregiudicati del nostro tempo e contemporaneamente, forse, il più prolifico; la sua musica è sovente divertimento, passatempo, resa luminosa e talvolta maliziosa e ironica dall'uso del politonalismo.


